Sono tempi difficili per chi scarica file protetti da copyright in rete. Dopo la causa milionaria persa da PirateBay, il famoso sito svedese che indicizza i file torrent presenti in rete, ecco che spuntano altre due piattaforme dedicate al download di file musicali.
Mulve.com sembra promettere bene, ma ecco che non appena il sito viene uppato, va offline. Poi ritorna, ma inattivo, e alla fine definitivamente crasha. Così spunta il servizio parallelo, Pirate, che sembra più pratico e leggero, ma anche questo cade.
C’è gran confusione intorno ai servizi di download illegale di file protetti da diritti d’autore, e le major discografiche si stanno mobilitando per stroncare sul nascere questi siti che promettono servizi di downloading veloce e indiscreto.
Gli autori russi del software di Mulve.com non demordono, anche perché forti del fatto che la piattaforma ha il vantaggio di essere download puro, con oltre 10 milioni di files nel database, e software leggerissimo, che non richiede upload o registrazione.